Il bacino del Massaciuccoli
Il bacino del lago di Massaciuccoli si estende per un’area di circa 89 Kmq, lo specchio lacustre misura 6,8 Kmq nella Toscana settentrionale. Gli aspetti naturalistici sono dati da una copertura vegetale ed arborea di boschi collinari e litoranei, di oliveti, vigneti e frutteti, di terreni agricoli a scoli meccanici (bonificati) e dal lago e dal vicino palude. Il lago si trova in corrispondenza della parte più depressa di un’area di circa 3 Km per 12 Km, formata da tre lunghe strisce successive caratterizzate da una fascia litoranea di dune sabbiose ricoperte di tomboli, da una parte mediana più bassa occupata dal lago e dal padule con fondo torboso, e da una stretta striscia pedemontana con affioramenti di macigno e depositi alluvionali. La profondità media è di circa 2.5 m nello specchio lacustre e nel padule, mentre nelle ex cave di sabbia si raggiungono quote intorno ai 20 m. L’alimentazione del lago dipende dall’andamento delle precipitazioni stagionali, dalle temperature e dall’apporto di acqua dalla falda acquifera, mentre il fattore vento incide sulla sedimentazione e gli scambi tra le acque dolci e salmastre. La “stagionalità” delle piogge determina un flusso delle acque superficiali verso mare nei mesi (Novembre-Febbraio) con quote del lago positive e in senso opposto nei mesi (Giugno-Agosto) a ridotta piovosità con quote negative, favorendo l’ingresso di acque salmastre.
Gli elementi naturali più rilevanti sono :
per la flora:
cannuccia palustre (Phragmites australis), tifa o biodoli ( Typha angustifolia), falasco ( Cladium mariscus) , ibisco ( Hibiscus moscheutos), la periploca ( Periploca graeca), tra le piante acquatiche vi si trovano la ninfea (Nymphaea alba), il mirofillo (Myriophyllum spicatum), il ceratofillo o coda di volpe (Ceratophyllum demersum) e la lenticchia d’acqua (Lemna minor), mentre tra le piante arboree è presente l’ontano (Alnus glutinosa), il salicone (Salix caprea) e l’eucalipto (Eucalyptus globulus).
per la fauna:
si possono osservare le specie tipiche delle zone umide come aironi ( airone cenerino, Ardea cinerea, airone bianco, Ardea alba, garzetta, Egretta garzetta), anatre ( germano reale, Anas platyrhynchos, alzavola, Anas crecca), rallidi ( folaghe, Fulica fulica, gallinella d’acqua, Gallinula chloropus), rapaci diurni e notturni ( falco di palude, Circus aeruginosus, gufo di palude, Asio flammeus), limicoli ( gambecchio comune, Calidris minuta, cavaliere d’italia, Himantopus himantopus, chiurlottello, Numenius tenuirostris) e numerosi piccoli passeriformi che abitano i canneti ( cannaiola, Acrocephalus scirpaceus, basettino, Panurus biarmicus) e molte altre che si fermano per nidificare o per riposare nei canneti del Massaciuccoli. La fauna acquatica è rappresentata principalmente dai pesci come carpa ( Cyprinus carpio), carassio (Crassius auratus), persico trota ( Micropterus salmoides), pesce gatto ( Ictalurus melas), luccio ( Esox lucius), muggine (Liza ramada), angiulla (Anguilla anguilla). Sono presenti anche anfibi (rane , Pelophylax ridibundus, rospo, Bufo bufo), rettili (biscia d’acqua, Natrx natrix, biacco, Hierophis viridiflavus).
Oggi parliamo di:Progetto vairone (Leuciscus souffia muticellus Bonaparte 1837)
In base alle ricerche effettuate nel 2007 è risultato, nel comune di Massarosa, frazione Piano di Conca, che una popolazione di vaironi della sottospecie endemica del distretto tosco-laziale, Leuciscus souffia muticellus Bonaparte 1837, vive lungo un breve tratto del torrente Pianacce.
Il corso d’acqua è caratterizzato da un regime con piene invernali e primaverili e da magre estive ma con portate sufficienti alla sopravvivenza dei pesci. Il ruscello ha origine presso l’abitato di Bargecchia, paese sulle colline sopra la frazione di Piano di Conca, ad un’altitudine di circa 200 slm. Il tratto collinare è caratterizzato da forti pendenze che si attenuano in basso all’ingresso delle prime abitazioni di Piano di Conca a circa 30 slm. Proprio in questo tratto più basso e pianeggiante si trovano i vaironi, tra massi e ciottoli come è tipico della specie.
L’esiguo areale e la presenza di manufatti antropici che interrompono la continuità fluviale (briglie), in aggiunta all’inquinamento, rendono questa piccola popolazione di pesci in continuo rischio di estinzione sul territorio del comune di Massarosa.
Lo scopo del progetto è di monitorare gli storici lavatoi sui torrenti del comune di Massarosa, riattivarli (dove possibile), ricrearvi un habitat idoneo ai vaironi e introdurveli. Tutto ciò con l’intenzione di ricreare altre piccole popolazioni di pesci da reimmettere nei canali prossimi ai lavatoi, quindi riportare l’areale del vairone ad una dimensione più ampia prossima a quella che probabilmente aveva in origine.
Un altro scopo è quello di recuperare dei manufatti storici ormai in stato di abbandono come i lavatoi, una volta luogo ad uso di servizi ma anche di incontro degli abitanti delle frazioni massarosesi, quindi dare una nuova utilità e una nuova veste.
se hai domande invia una mail a lucchel@alice.it
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